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San Francesco

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Vita dal 1213 al 1226

Questo è il limk per la lettura della Vita di San Francesco dal 1181 al 1226

Santa Chiara

Ad Assisi, nei pressi del Duomo di San Rufino, c'era la casa di Messer Favarone di Offreduzzo

Messer Favarone era imparentato con la nobile famiglia degli Sciffi e sposato con Madonna Ortolana.

Nel 1193 da questo matrimonio venne alla luce una figlia a cui venne dato il nome di Chiara.

Le leggende narrano che il nome di Chiara non venne dato per caso.

La madre Madonna Ortolana prima di partorire andò a pregare presso il Duomo di San Rufino dove una voce Le disse:

"... non aver paura perchè partorirai felicemente una Chiara luce che illuminerà la luce stessa"

Presto orfana Santa Chiara aveva vissuto insieme alla madre ed alle tre sorelle Penenda, Agnese e Beatrice.

Santa Chiara

Per una giovane del 1200 la vita non offriva molte alternative o si sposava od andava in convento.

E, fin da quando aveva 15 anni, a Santa Chiara venne trovato uno sposo .... ma Lei aveva invece deciso che il Suo Sposo sarebbe stato il Signore.

Santa Chiara è affascinata dalle parole di San Francesco (che forse non conosce direttamente), ma "sente" attraverso i racconti del cugino Rufino (uno dei primi discepoli di San Francesco).

E' il 28 Marzo la sera della Domenica delle Palme del 1211 (ma su altri testi viene riportata la data del 1212).

Santa Chiara ha appena 18 anni quando scappa da casa insieme a Pacifica di Guelfuccio e raggiunge San Francesco alla Porziuncola.

Qui si convertì alla Regola Francescana consumando il taglio (tosatura) dei biondi capelli e con la vestizione del saio.

Da quel giorno anche per Lei l'unica Regola fu fedeltà a "Sorella Povertà".

Santa Chiara

Questa conversione "non concordata in famiglia" (ricordo che Santa Chiara era stata promessa in sposa a qualcuno) provocò la reazione dei parenti che la cercarono per riportarLa a casa.

San Francesco, che era memore dei fatti successivi alla Sua "fuga da casa", nascose Santa Chiara in conventi amici.

Ma gli eventi precipitarono quando anche la sorella Agnese scappò di casa per ricongiungersi a Chiara.

I parenti intervenirono ferocemente e riuscirono a riprendersi Agnese che, per miracolo, diventò più pesante del ferro e, nonostante fossero in molti, non riuscirono a muoverla.

Capito che era intervenuto qualcosa di soprannaturale i parenti si ritirano e Santa Chiara potè uscire dal suo nascondiglio e:

Sorella, quanto ho pregato per te!

E lo Sposo Gesù mi ha esaudita.

Eccoci ormai perfettamente libere.

Vieni Egli ci attende

Dopo poco anche l'altra sorella Beatrice e la madre Ortolana si ritirano in convento insieme a Santa Chiara ed Agnese.

Chiusi della Verna

Siamo nella primavera del 1213 forse a Maggio.

San Francesco e Frate Leone stanno girovagando tra la Toscana e la Romagna in quella terra ancor'oggi chiamata Montefeltro.

San Francesco riesce a farsi invitare alla Rocca dei Signori del Montefeltro e li tiene una grande orazione.

Noi la facciamo facile e veloce, ma pensate di essere in una festa medioevale del duecento, chiedete e Vi danno la parola per fare un'orazione "sull'orrore del peccato".

Se non siete San Francesco cinque minuti dopo Vi sareste trovati, se Vi andava bene, a meditare dentro una gabbia a penzoloni fuori dalla torre più alta del castello.

Al Santo ovviamente va bene e riesce a fare buon bottino di anime.

La Verna

Tra queste c'è Messer Orlando Cattanei Conte di Chiusi in Casentino.

Il Conte doveva avere diversi problemi di anima o forse semplicemente le parole di San Francesco lo avevano toccato in modo speciale.

Tanto è che propose al Santo di regalarGli un monte solitario noto con il nome di La Verna, a suo modo di vedere, molto adatto per chi vuol fare penitenza.

E lo era davvero tanto che già nel 1214 le grotte del monte erano abitate dai primi frati.

A San Francesco l'Italia era diventata stretta e il Suo spirito cavalleresco lo spinge a provare di recarsi in Palestina per contribuire alla liberazione del Santo Sepolcro e poi a tentare di recarsi in Marocco.

Arriva fino al Santuario di San Giacomo di Compostella in Spagna quando una malattia lo blocca e lo costringe a tornare in Italia.

Nota dell'autore

I Francescani due volte all'anno nel periodo della Pentecoste e nella festività di San Michele Arcangelo si riunivano alla Porziuncola per incontrarsi e parlare delle cose dell'Ordine.

Questi incontri sono detti Capitoli.

Al Capitolo del 1219 partecipò:, in qualità: di ospite, San Domenico, mentre a quello del 1221 partecipò: un giovane spagnolo che da li a poco sarà: poi meglio conosciuto con il nome di Sant'Antonio da Padova.

Presso la Porziuncola nel 1216, in una visione, San Francesco ottenne da Gesù stesso l'indulgenza del Perdono d'Assisi, che fu approvata il 2 agosto 1216 dal Papa Onorio III ed è ottenibile da tutti i fedeli quotidianamente per tutto l'anno.

L'indulgenza della Porziuncola, detta anche il Perdono di Assisi, è la più importante della cristianità dopo quella di Terra Santa.

Nota dell'autore

Alla destra dell'abside della Basilica di Santa Maria degli Angeli, si trova il roseto.

San Benedetto, tentato dalla carne, si rotolò nudo nelle ortiche, San Francesco una notte, preso dal dubbio e dal rimorso di chi sa quale peccato, si rotolò nudo nel roseto.

Ma il roseto, al contatto con il corpo del Santo, perse tutte le spine non ferendolo.

Dio aveva dato un forte segnale a Francesco liberandolo dal dubbio e perdonandolo dal peccato.

Ancora oggi il roseto di Santa Maria degli Angeli fiorisce senza spine ...

Se questo non è un miracolo ...

Nel 1217 l'Ordine cerca di espandersi nel mondo.

Frate Elia Coppi viene mandato in Terra Santa.

Frate Giovanni da Penne andò in Germania.

Frate Pacifico andò in Francia (al posto di San Francesco).

San Francesco

Altri Frati andarono in Spagna ed Ungheria.

Con la sola esclusione di quella in Terra Santa, le altre "spedizioni" furono un disastro.

I Frati furono scambiati per eretici .... e come tali trattati .... quasi andò bene se non ci scappò qualche morto.

Nota dell'autore

Ancor oggi i sacri luoghi in Terra Santa sono gestiti da un Padre Francescano

Sempre nel 1217 la vita di San Francesco si interseca con quella del Cardinale Ugolino dei Conti di Segni, futuro Papa Gregorio IX.

Il Cardinale Ugolino dei Conti di Segni sarà il grande protettore di San Francesco e di tutto l'Ordine Francescano.

E sarà proprio il Cardinale Ugolino il 27 Agosto 1218 a prendere possesso, in nome della Santa Chiesa, di tutti i conventi dei frati.

La Terra Santa

Nel Luglio 1219 San Francesco riesce finalmente a partire per la Terra Santa al seguito della quinta crociata.

Giunge ad Acri e da qui insieme al solo Fratello Illuminato raggiunsero il campo dei crociati che assediavano Damietta (o Damiata).

Tra la fine dell'estate 1219 e l'inizio dell'autunno, San Francesco e Fratello Illuminato attraversarono la "terra di nessuno" che divideva i crociati dai mussulmani e da qui arrivarono in Egitto alla corte del sultano Melek el-Kamel (od al-Kamil), discendente del grande Saladino.

San Francesco in Terra Santa dal sultano Melek el-Kamel

Sul fatto che San Francesco ed il sultano Melek el-Kamel si incontrarono (ed in qualche modo si parlarono) è cosa ritenuta assodata ... un po' meno è su che cosa parlarono, anche perchè San Francesco sostanzialmente non ha lasciato bibiografie dirette.

Anche nella biografia di Francesco scritta da San Bonaventura cinquanta anni dopo, veniva riportata la testimonianza del solo Frate Illuminato.

Il 16 Gennaio del 1220 l'Ordine ha, in Marocco, i suoi primi cinque martiri: Berardo, Pietro, Accursio, Adiuto ed Ottone.

il Terzo Ordine

Ai primi di Agosto del 1220 San Francesco ritorna in Italia sbarcando a Venezia con i fidi Frate Elia, Pietro Cattani e Cesario da Spira.

Le cose non andavano bene.

Ad Assisi in assenza di San Francesco erano sorti dei problemi e dei disordini.

Contrasti sulla pratica del digiuno, varie interferenze "politiche" sul controllo delle Clarisse, uno "scisma" in seno all'Ordine stesso (Giovanni della Cappella) e l'abbandono (sporadico) della Regola di assoluta povertà Lo avevano fatto tornare precipitosamente tra i Suoi Fratelli.

Il ritorno di San Francesco in Italia e la supervisione del Cardinale Ugolino, riportò il giusto ordine ... nell'Ordine.

San Francesco capì che non tutti potevano diventare e frati o clarisse.

Era inutile accettare come frati o clarisse persone che o per un motivo o per un altro non sarebbero state capaci di stare alle regole dell'Ordine stesso.

E poi c'era il problema delle coppie già sposate.

San Francesco in Terra Santa dal sultano Melek el-Kamel

San Francesco però volle dare una risposta "francescana" anche a questi cristiani che, rimanendo laici, volevano seguire l'esempio di San Francesco o di Santa Chiara.

Per questo motivo fonda il "Terzo Ordine" detto anche "Ordine Francescano di Penitenza" ... un ordine laico di persone che non devono rinunciare alle loro vesti, alla loro attività lavorativa ... ed al desiderio di avere figli.

Il Terzo Ordine fu costituito nel 1221, i primi ad entrarvi furono il Beato Lucchesio e la moglie Bona.

Poi, nel 1224, a La Verna San Francesco accettò nel Terzo Ordine anche il Conte Orlando ...

Ma torniamo all'estate del 1223.

San Francesco è, insieme a frate Leone e frate Bonizio da Bologna, nello sperduto eremo di Fonte Colombo, nei pressi di Rieti.

Il Suo scopo è quello redige una nuova Regola, anzi riscrivere la Regola accettata ma non approvata da Innocenzo III e "correggere" la Regola approvata dal Capitolo del 1221 e mai ratificata dalla Chiesa di Roma.

La scrittura lo prende per tutto l'autunno anche perchè si narra che a Regola terminata o frate Leone o frate Bonizio la perdono!!!.

In un epoca senza fotocopie l'unica alternativa è riscriverla da capo cosa che San Francesco puntualmente fa senza (anche questo si narra) arrabbiarsi (non per nulla è Santo).

Sarà poi Papa Onorio III il 29 Novembre 1223 con la Bolla "Solet annuere" ad approvarla ed a renderla Legge per la Santa Chiesa.

Il presepe di Greccio

Di ritono da Fonte Colombo San Francesco si ferma a Greccio.

E' il 10 dicembre 1223.

Greccio è un eremo tra Rieti e Terni donato ai Francescani dal Conte Giovanni Velita.

Qui, vedendo una grotta a San Francesco viene l'ispirazione di fare una rappresentazione della Natività, ovvero realizza il primo Presepe della storia.

Nota dell'autore

Secondo l'ipotesi formulata dal professor Franco Cardini San Francesco creò il Presepe per sopperire al grande desiderio rimasto irrealizzato di poter visitare la Terra Santa.

Quando nel 1219 San Francesco si recò in Palestina al seguito alla quinta crociata, sia per l'assedia di Damietta, sia perchè non aveva il permesso papale per andare a visitare Gerusalemme e sia per i problemi che si erano creati in Italia in Sua assenza che lo costrinsero al ritorno, il Santo non riuscì a visitare, se non marginalmente, la Terra Santa.

Questo evento segnò il pensiero di San Francesco che invece aspirava ad andare a pregare nei luoghi di Gesù.

Da qui l'idea della rappresentazione della Natività con la rievocazione dei fatti e di quei luoghi ... ovvero il Presepe.

Le Stimmate

Chiusi di Verna era la seconda casa di San Francesco.

Chiusi di La Verna

Tra l'Agosto ed il Settembre del 1224, in occasione della Sua ultima salita sul Monte della Verna, San Francesco compie il miracolo dell'acqua sgorgante dalla roccia in modo da dissetare la grande sete che era venuta ad un contadino che lo accompagnava verso il Santuario.

In quell'occasione San Francesco era stato accolto da una moltitudine di uccelli festanti di fronte alla presenza del Santo.

Nota dell'autore

Nel 1602, per ricordare tale evento, i Frati di La Verna fecero costruire la "cappella degli uccelli"

Ma questo non fu l'unico miracolo avvenuto a La Verna.

La Verna sarà ricordata anche per "fratello falcone" e "Brigante lupo" .

San Francesco pregava sempre sia di giorno e che di notte.

E quando era a La Verna ci pensava "fratello Falcone" a svegliare ogni notte San Francesco per ricordargli il momento della preghiera.

Sempre a La Verna, nella foreste di quarcie e castagni, viveva un brigante chiamato "Brigante Lupo".

San Francesco, non si sa se casulamente o perchè cercato, lo incontra e dopo avergli parlato lo converte.

Da quel giorno "Brigante Lupo" diventò il nuovo compagno "Frate Agnello"

E' il 17 settembre 1224.

Fratello Falcone
San Francesco e fratello Falcone

Dopo quaranta giorni di digiuno, di preghiera e di estrema penitenza San Francesco si trova in uno stato di estasi.

Ecco che tra due ali di angeli serafini, Gli appare Gesù Cristo che gli fa dono delle Sacre Stimmate ... un miracolo mai accaduto prima di allora se non al Figlio di Dio.

Il Divin Poeta Dante all'uopo scrive

"Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno da Cristo prese l'ultimo sigillo che le sue membra due anni portarno"

(Dante, Paradiso,cap. XV, vv.106-108)

Ora il Suo corpo portava le piaghe profonde e grondanti sangue come se anch'Egli avesse subito il supplizio della crocifissione.

"Sulle palme delle mani e sul dorso dei piedi si manifestarono delle escrescenze carnose come capocchie di chiodi e, dalla parte opposta, punte acuminate profonde.

Sul costato poi una larga ferita, dai lembi rosseggianti, che versava continuamente sangue, imbrattava le vesti e rigava le carni".

tratto da Vita di San Francesco di Assisi Casa editrice francescana frati minori conventuali pag. 119

(in corsivo le modifiche al testo originale fatte dallo scrivente)

San Francesco riceve le stimmate

Dal 1226, ogni giorno, all'Ora Nona (le quindici) la processione dei frati attraversa il Santuario per recarsi a pregare alla Cappella delle Stimmate a ricordo di questo grandissimo miracolo.

La Morte di San Francesco

Il transito del 3 ottobre 1226

Francesco è stanco ed ammalato.

Gli ultimi due anni furono per San Francesco un autentico calvario.

I tanti viaggi, la malattia agli occhi, i tanti digiuni avevano pesantemente minato il fisico del Santo.

Era il 1226 e San Francesco decise di tornare alla Sua Casa Madre dove tutto ebbe inizio ... alla Porziuncola.

Viene così prima "fermato" dal Vicario Generale Frate Elia Coppi, aiutato dal Vescovo Guido di Assisi, e curato un po' nella Curia di Assisi ed un po' a San Damiano, ospite di Chiara e delle Sorelle Clarisse.

E' in questo periodo che San Francesco compone il Cantico delle Creature ... sicuramente l'opera più nota del Santo.

La Morte di San Francesco

Ad inizio di Ottobre la situazione precipitò e San Francesco venne ricoverato nell'infermeria del primitivo convento ove, al tramonto della giornata del 3 Ottobre 1226, dopo aver aggiunto gli ultimi versi del Cantico delle Creature ...

Laudato sii mi' Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po scappare.

Guai a quelli che morrano ne le peccata mortali.

Beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntate, cha la morte secunda nol farrà male.

... si abbandonò nell'abbraccio di Sorella Morte.

La Morte di San Francesco

Il 16 Luglio di due anni dopo, praticamente a furor di popolo, Francesco veniva dichiarato Santo dal Papa Gregorio IX.

Bibliografia

Una piccola bibliografia veramente economica:

Anacleto Iacovelli

Vita di San Francesco di Assisi - Lo Sposo di Madonna Povertà

Samuele Duranti

Nacque al mondo un sole

Hermann Hesse

Francesco di Assisi

Versione web - aggiornamento 4.0

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